"Cento e non ancora cento", volendo parafrasare le profezie la
storia della partecipazione italiana alle Olimpiadi estive ha sfiorato a
Londra 2012 la soglia delle 200 medaglie d'Oro con un mistero: se
manchino uno o due titoli olimpici per infrangere la barriera.
Secondo i dati ufficiali del CIO gli Ori italiani sono 198, secondo il
CONI e molti statistici di fama internazionale dell'ultimo ventennio
sono 199. Il disallineamento va fatto risalire ai Giochi di Parigi del
1900, una delle due Olimpiadi farsa con quella successiva di St.Louis
dove la gestione sportiva fu sottratta o ceduta dal neonato movimento
olimpico agli organizzatori delle rispettive Esposizioni Universali con
risvolti che dimostrano come la sopravvivenza del movimento olimpico
fosse scritta negli astri più che nelle vicende umane,
"Concours
d'Exercices physiques et de Sports" è il nome dato all'insieme di tutte
le prove sportive che dal 14 maggio al 28 ottobre 1900 accompagnarono
l'Expo parigina. Nessuno ai tempi li chiamò Giochi Olimpici e di fatto
furono una sequela di eventi di varia natura: discipline difficili da
immaginare come il Nuoto ad Ostacoli, gare regionali, nazionali o
internazionali, gare riservate a singole categorie (professionisti,
dilettanti, allievi e via discorrendo), nessuna medaglia ma trofei,
coppe, premi di varia natura. Solo ex-post, nel 1912, il Comitato
Olimpico cercò di fare ordine e sulla base del rapporto ufficiale della
sezione sportiva dell'Esposizione Universale riconobbe 85 eventi tra i
quali nel Ciclismo solo la prova della Velocità vinta dal francese
Georges Taillandier alla quale parteciparono 7 ciclisti italiani, tre
dei quali raggiunsero i quarti di finale: Antonio Restelli, Giacomo
Stratta e Enrico Brusoni.
Il lavoro degli statistici, il primo
dei quali lo statunitense Mallon nel 1998, portò a rivalutare tutte le
gare della kermesse parigina e determinare sulla base delle 4
caratteristiche fondamentali per l'olimpismo (dilettantismo, nessuna
gara ad handicap, campo di partecipanti internazionale e nessun criterio
restrittivo di partecipazione) l'ingresso a pieno titolo nel novero
delle prove olimpiche di una decina di gare trascurate dal CIO. Tra
queste la Corsa a Punti o Course de Primes (Gara di Volate tradotto
letteralmente) nel Ciclismo su Pista prova disputata il 15 settembre nel
Velodromo di Vincennes. Il quotidiano La Stampa dell'epoca ne dà
resoconto come una prova, la gara poursuite dilettanti della sesta
giornata del Criterium ciclistico dell'Esposizione, la Gazzetta dello
Sport ne narra l'andamento.
La prova è vinta da Enrico Brusoni,
citato dalle cronache dell'epoca come Ernesto Maria: il ventunenne
aretino vince il secondo, il terzo, il quinto e l' ottavo sprint e,
ormai sicuro della vittoria ai punto, si impegna anche nell' ultima
volata, vincendo anche quella. "Come vedete, il trionfatore della
giornata fu il vostro connazionale che fu a lungo applaudito" commenta
La Stampa riferendosi anche alla vittoria quello stesso giorno nella
prova a handicap; La Gazzetta dello Sport ricorda come Brusoni esibisse
una corsa impressionante come velocità, resistenza ed energia.
Nel ciclismo dei pionieri non vi era spazio per la specializzazione,
Brusoni nel 1901 vinse il titolo italiano nella Velocità e l'anno
successivo passò professionista dove vinse le Gran Fondo del 1902 e del
1904, gare massacranti di 600 chilometri nella Pianura Padana. E' suo il
dibattuto titolo olimpico numero 199 dell'Italia, il secondo in ordine
cronologico della storia tricolore ai Giochi Olimpici arrivato, senza
che gli interessati lo sapessero, tre mesi dopo la vittoria del Conte
Giangiorgio Trissino nella prova equestre del Salto in Alto.
Fonti:
- Parigi, un oro cent' anni dopo, Elio Trifari e Sergio Ghisleni, Gazzetta dello Sport, 8 luglio 2000
- La Stampa, pagina 3, 16 settembre 1900
- Journal of Olympic History, Vol.16 Special Edition 2008
- The 1900 Olympic Games Results for All Competitors in All Events, with Commentary, Bill Mallon, 1998
- Olympic or Not?, Herman de Wael, Journal of Olympic History, Volume 11, January 2003
- "Le corse dimenticate” (Primo volume), Maurizio Ricci 2012
Ricordi, video, pagine stampate e memorabilia delle Olimpiadi del passato
lunedì 11 aprile 2016
Le medaglie d'Oro italiane. 198 o 199?
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