sabato 30 aprile 2016

Doping, solo la Russia peggio dell'Italia nel 2014

E' stato distribuito dalla WADA mercoledì scorso il rapporto analitico delle violazioni alle norme antidoping sanzionate per l'anno solare 2014, l'ultimo nel quale è stato in vigore il vecchio codice. L'evidenza è allarmante: a fronte di 1693 sanzioni, la nazione più colpita è stata la Russia con 148 violazioni ma a ruota segue l'Italia con ben 123 violazioni sanzionate.

Nel nostro paese la parte del leone la fa il Ciclismo (in controtendenza con i dati globali che vedono l'Atletica come lo sport più colpito dal fenomeno doping seguito dal Culturismo e il Ciclismo solo in terza posizione) con 56 violazioni sanzionate, 45 per positività e 11 per altre violazioni previste dal codice antidoping. Sono 15 i casi italiani nell'Atletica e 8 nel Tiro. Un aspetto sul quale riflettere è il fatto che solo 24 di questi casi derivino da controlli operati dal CONI (110 delle 148 violazioni russe sono state generate dall'azione della RUSADA) ai quali si aggiungono un caso da controlli della Federazione Italiana Sollevamento Pesi, un caso dalla FIDAL e un caso dal Comitato Paralimpico Italiano. Tutti gli altri casi sono venuti alla luce grazie all'operato degli organismi internazionali.


A livello mondiale, come dicevamo, il maggior numero di violazioni sanzionate si è registrato nell'Atletica, 248, seguita da Culturismo ( 225), Ciclismo (168), Sollevamento Pesi (143), Powerlifting (116) e Calcio con 75 casi, 69 dei quali sanzionati e 6 ancora in attesa di giudizio. Sul Calcio merita osservare come la distribuzione presenti caratteristiche peculiari: gli Adverse Findings, ossia le positività accertate, sono state ben 144; di queste 11 erano coperte dal TUE, l'esenzione terapeutica, 25 rientrano nella casistica del No Case to Answer, 33 sono state considerate non legate a negligenza dell'atleta. Una "moria" di positività che non presenta analogie con alcun altra disciplina.

Scarica il documento originale della Wada qui



Nessun commento:

Posta un commento